martedì 16 giugno 2020

Michail Sdrajuienko - Brandelli di Brandelli

Michail Sdrajuienko non riuscì mai a terminare il suo ultimo capolavoro "Passo col rosso per questioni estetiche" per problemi col regime ed una strana artrite retroattiva.
Del suo meraviglioso deserto creativo rimangono i primi due componimenti:
"L'età del riflesso si calcola sezionando un ginocchio" e "Brandelli di brandelli: la teoria matrioska sull'infinito e la guerra inutile".
In questo strano saggio il pensatore idiota russo teorizza la similitudine tra l'accanimento bellico e il distruggere un panno di cotone con un taglierino. Entrambe attività inutili e dannose, ma Michail al termine del brillante saggio non riuscì a comprendere la similitudine che lui stesso aveva teorizzato.
"Perché uno dovrebbe usare un taglierino se ha un frullino: forse basta usare armi più potenti!"
In effetti per le sue conclusioni stupide a fronte delle interessanti e geniali premesse, non è che il regime fosse poi così preoccupato del suo lavoro: badava a lui una novantenne pianista sorda la cui unica passione era ruttare in fa# dopo aver bevuto coca cola.

lunedì 9 luglio 2018

Annuncio uno

Annuncio #uno

Si avvisa la cittadinanza che a partire dal primo giorno inutile verrà sospesa l'erogazione di acqua, di-vino, naturale e sovrannaturale quindi, frizzante e non, per tutte le vie che portano rancore, escluse le tangenziali ma compresi i cateti componenti il triangolo no, non lo avevo considerato, del quartiere, dalla chiesa fino ad una percentuale di pressione che in questo caso non supererà l'otto per mille. Per quel che concerne il quadrato costruito sull'ippotenusa, si avvisa il Maneggio che risulta abusivo e per questo va smantellato ma solo se non fa troppo freddo. Si avverte inoltre un evidente malessere nei condominii adiacenti a qualsivoglia condominio, piazza o via, della zona suddetta, meridionale, e nordetta, settentrionale, da est ad ovest da pinco a pallino. Verranno assicurati i servizi sostitutivi di trasporto emotivo e cadute di stile ma perseguitati penalmente (solo per i maggiorenni) i limiti di voracità ed oltraggio al sudore: La mancanza di acqua non potrà giustificare quindi l'odore forte e il non rispetto delle norme di igiene. A partire da son buoni tutti ma ci si deve organizzare, si richiede la massima adesione agli attaccabrighe, applicazione ai collanti ed uno sforzo concettuale a coloro che sono in ascolto, visto il vostro quoziente intellettivo e le vostre capacità limitate inutili esseri cerebro assenti che non siete altro. . Stante il divieto di farsi il bagno, si comunica a tutti gli studenti che si sono immersi in un liquido nella speranza di una promozione che riceveranno una spinta uguale e contraria al volume del proprio ego, controllate quindi stereo e orgoglio e spiegate come sia possibile averlo fatto visto che l'acqua vi è stata tolta in coincidenza dell'inizio di questo annuncio. Ciò premesso tutte le donne attraenti e non quelle respingenti sono invitate a pernottare presso il Barracuda spiaggiato dove riceveranno il primo soccorso, il secondo e il contorno e le attenzioni,  un certo daje e Daje non comune, ma singolo e privato benché preesistano i requisiti del punto a b c...e soprattutto g. Un luminare sarà presente e garantirà il perfetto funzionamento del vostro mugulare in ottemperanza del comma non ben specificato dal decreto regio Bariuvski-Mazzanti-viendalmare...paragrafo c...e mi lasci finire!

"Scusate, qualche scellerato si era impossessato del microfono..."

Scellerato io? Che peste vi colga improvvisa e gelida come i piedi freddi d'inverno.
Ingrati!


martedì 1 maggio 2018

Bariuvski, il primo maggio e Ayrton Senna


Primo maggio.


Per ossequiare la festa dei lavoratori molti di voi presteranno servizio anche oggi.
Una volta chiesero anche a me di lavorare in questa ricorrenza e io lo feci, sbalordendo i miei colleghi:
"Ragazzi bisogna pure che qualcuno si sacrifichi!" dissi loro mentre lasciavo il bar per recarmi al campus dove Wendy mi attendeva".
La storia fece il giro del mondo: il professore che si finge stacanovista per incontrare la sua amante all'università. Ah la maldicenza cresce come la gramigna in un campo di papaveri.
In realtà erano gli ultimi anni di servizio e soprattutto per me era la possibilità di ricordare un primo maggio assurdo, quello del 1994, quando il grande Ayrton Senna ci lasciava rispondendo di no ad una curva inutile, preferendogli la tangenziale dei sogni.
L'edificio era vuoto...
Il rito era semplice:
Wendy si posizionava con la bandiera a scacchi in fondo al corridoio ed io partivo dal lato opposto a pancia sotto appoggiato sul carrello delle pulizie, spingendo come un forsennato con le braccia, mentre nell'aria eceggiava Masquenada...
Il problema era che ogni anno mi dimenticavo di non avere freni...
In realtà nel momento esatto in cui avrei dovuto curvare e frenare, un respiro più cauto mi distraeva, regolarmente, spingendomi a sostenere per un momento un atteggiamento diverso, per una frazione di secondo mi sentivo divino ed inarrestabile.
E come al rallentatore vedevo  passare la mia Wendy in bichini mentre sventolava la bandiera a schacchi e sorrideva, compiacente compagna di giochi di un vecchio...

È per quel momento che rischio tutto!
Per quel vento sulla faccia, quel silenzio...quella strana sensazione di tempo e spazio in perfetta armonia, una funzione matematica pura, infinita e romantica, un viso eternamente meraviglioso che misura con la sua stabilità lo scorrere inarrestabile della vita e qualche volta il ghigno inesorabile della Signora con la falce...
Mi piace l'idea di essere con te in qualche modo, in quell'attimo di eterno, quando più di un cuore ha smesso di bettere per qualche secondo. Poi tutti hanno ripreso a correre.
Tutti tranne uno.

Ciao Ayrton...

sabato 13 gennaio 2018

Fai da te! Bariuvski e il costumerservissss!!

Mi scusi?!
Il commesso è intento a comporre probabilmente una sinfonia o qualcosa con la tastiera del computer, dimenticando di possedere dieci dita ed onorano del compito solo gli indici.
Aspetto che si accorga di me.
Aspetto.
E l'eterno mi si palesa davanti.
Ci riprovo
-mi scusi!
Lui alza lo sguardo al di sopra degli occhiali e si immerge di nuovo aggrottando la fronte.
Poi sospira e mi guarda con rimprovero
-ecco! Me so dimenticato!
(Custer Service Cap. 1 versetto 14)
-....
-mi scusi sto cercando una graticola...
-deve andare al reparto giardino.
-ma non c'è nessuno...
-c'è sta c'è sta!!! (Ekkekazzo)
La graticola è l'augurio o il luogo dove immagina probabilmente me e tutti coloro che per qualche strano motivo hanno deciso di acquistare in questo regno del fai da te qualcosa...E lui sotto a soffiare sulle fiamme che ardono.
Vado al reparto Giardino dove o non c'è nessuno oppure l'uomo invisibile dietro alla postazione che si scaccola.
Torno al mio meraviglioso esemplare di commesso-ho-smesso-di-ascoltarvi e prima che io possa proferire parola mi urla:
-ce sta! Te dico che c'è sta!  (Ekkekaz...)
Si sorprende perché mi avvicinò sorridendo.
Lo prendo dolcemente per un braccio e lo sposto per consentirgli di osservare con me la postazione apparentemente vuota.
-Le pare normale?
-va beh starà a sistema'....
-No no no no...guardi bene
Lo incalzo indicando.
-glielo chiamo se vuole...
-Ma no! Lo lasci lavorare. Così bello e tranquillo dietro la scrivania con la divisa leggermente comoda, forse non avevate la sua taglia e poi è rimasto con quella? (?) A differenza sua quando mi sono avvicinato mi ha guardato subito, è stato gentile. Però dovrebbe dirglielo anche lei, con coraggio, come quando si dice a qualcuno che puzza per il suo bene.
-ma a chi?
-al suo collega invisibile dietro la postazione del reparto giardino. Guardi che se lei mi dice una cosa io ci credo, sa? Ha detto "c'è sta c'è sta" e io l'ho visto. Però le ripeto quel vizio di inventariare con perizia il contenuto delle proprie narici non è il massimo. A parte il fatto che non è lunedì.
Ci perdete tutti in dignità. Tutta l'accuratezza e lo studio comportamentale dell'accoglienza al cliente che mi ha perfettamente illustrato lei pima, perso così per una deviazione. E poi me lo lasci dire, non mi ha dato il tempo di avvicinarmi che mi ha sorriso: nessuna attesa, nessuno sbuffo, nessuna reazione negativa o fastidio (come invece lei mi ha prontamente sottolineato!). Niente di niente...mah!
-.....
-.....
-......
-vede! Ha anche un bel sorriso...è un peccato.
Glielo dica lei....lei che lo conosce bene.
Su! Arrivederci....