martedì 8 novembre 2016

Bariuvski e il futuro.



Se ci siano o meno altre presenze nell'universo non è il quesito corretto, viste le possibili altre dimensioni e il fatto che ciò che percepiamo risponde ad un'elaborazione del nostro cervello. Ma faremo finta che sia una domanda a cui si può rispondere, tentare per lo meno, ragionarci sopra insomma.
Tecnicamente la presenza di quelli che io scientificamente definisco " i fottuti omini verdi" è stata dimostrata sia recentemente che risalendo ai documenti storici e alle teorie sulla nascita di alcune lontane civiltà. Perchè però tutto questo viene celato ai vostri occhi, oh piccole ed inutili testoline dondolanti?
Ecco la domanda.
"Mi scusi professore, ma lei quindi ci crede?".
Un mormorio seguì le sue parole.
"Credere...".
Mi voltai ed iniziai a camminare piano, riflettendo.
Sapevo come rispondere per accontentarli: Il professore mezzo matto che studia l'universo ma crede agli alieni, forse per qualche litro di alcol di troppo. Questo si aspettavano. Tutti.
Beh non proprio tutti: Susy Cotton continuava ad agitare il suo petto contorcendomi le budella ed ammiccando. Qualcosa si aspettava da me ma dopo, nel sottoscala. Donna rapace e precoce...
"Professore..." sussurrò Micheal dal primo banco, "sta pensando ad alta voce".
La Cotton era diventata viola e scappò via dall'aula inciampando e cadendo rovinosamente sullo sgambetto di qualcuno...ma di chi? ah già: Wendy. Chi altri?
Meravigliosa amazzone della mia vita, vendicativa e sorridente, sempre. Non mi avrebbe detto nulla, lo so. Aveva già ottenuto la sua vendetta.
Gli occhi dei ragazzi tornarono impietosamente su di me...
...
"Beh! A quel punto che ha detto?!".
Jeffrey rideva da un po' e si riprese a stento, mentre ci servivano il nostro secondo giro di birra al mio Barracuda Spiaggiato.
"Avrà finito la lezione in qualche modo..."
Continuava a sganasciarsi...
Ho detto loro che bisogna ricordare il passato per comprendere il futuro, che questi dubbi esistenziali e la ricerca di sapere, l'idea che domani da altre galassie possano planare su di noi creature capaci di annientarci o di capovolgere completamente la nostra percezione della vita, non può essere svelata ad un mondo dove i bisogni primari campeggiano essenziali nella radura delle nostre capacità cognitive, e che alla fine è un bene che sia così...
meglio passare il tempo a spettegolare e rincorrere l'odore di una fanciulla piuttosto che crogiolarci al pensiero dell'inevitabile.
...
"E l'hanno bevuta?" Sorrise Jeffrey. "Cioè nessuno di loro le ha chiesto qualcosa o ha commentato la sua figuraccia?".
Nessuno.
"Che branco di pecoroni. Io mi sarei alzato in piedi e l'avrei fatta nero!"
Caro Jeffrey, tu sei un barista ed a te è concesso vedere e dire le cose come stanno. Loro hanno gli esami con me... Il futuro, per i loro prossimi sei mesi, ha il mio volto.